Riconosciuta sin dall’infanzia la mia natura di poetessa e artista, ho cominciato a sperimentare una connessione sempre più forte con i mondi invisibili e le Entità di Luce che li popolano. Ho vissuto a lungo il senso dell’alienazione, avendo l’impressione di trovarmi fuori dal contesto sociale, poiché parlavo un linguaggio diverso, difficilmente comprensibile. Mi sentivo un’extraterrestre su questo Pianeta, mi chiedevo cosa ci ero venuta a fare, non capivo dove fossi, percepivo continuamente uno stato di stordimento, con la sensazione di dover accordare il mio strumento per riuscire a comunicare ciò che ero, per potermi adattare alla nuova realtà in cui ero immersa. Ricordo che mentre gli altri bambini si divertivano intrattenendosi in attività di vario tipo, io me ne stavo da sola, in compagnia del Vento.

Sentivo molto il Vento, la sua presenza sottile che increspava le cime dei possenti alberi facendole scintillare. Giocavo con gli elementi di Madre Natura… con la terra, le pietre, la rugiada, i fiori, le farfalle, la pioggia, la brina, le nuvole.

Adoravo le rifrazioni della luce sulla superficie prismatica dei cristalli, sugli specchi d’acqua. Certamente mi sentivo sola, ma al contempo avvertivo in sottofondo la presenza di un Grande Spirito che continuamente mi accompagnava, avevo la sensazione che un occhio gigante mi fissasse ad ogni passo e in ogni luogo, lo percepivo muoversi dentro la macchia verde del bosco, sullo sfondo silenzioso della notte stellata.

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